10° ANNIVERSARIO DELLA MORTE
Il 15 maggio 1979, Mons. Giulio Paoletti, Proposto da 26 anni della nostra Parrocchia San Giovanni Battista in Pomarance, decedeva presso Albinia in un incidente stradale insieme all’autista Sprugnoli Cassiano.
La notizia del tragico incidente giunse al Comando dei Carabinieri nel primo pomeriggio di quel giorno provocando in tutti i pomarancini dolore e sgomento.
Ma chi era Mons. Giulio Paoletti?

Nato a Casole d’Elsa il 24 marzo 1913, fu ordinato sacerdote il 24 novembre 1935 da S. E. Mons. Dante Maria Munerati. Dapprima parroco di Collalto dal 1936 al
- settembre 1937, in tale data fu trasferito a Pignano dove rimase fino al 13 marzo 1946. Successivamente andò a Bibbona dove esercitò il suo ministero sacerdotale fino al 13 maggio 1953, allorché venne a Pomarance come Proposto.
È rimasto tra noi fino al momento dell’incidente del 15 maggio 1979, mentre si recava all’Argentario a visitare il luogo ove avrebbe desiderato portare i ragazzi con le loro famiglie per la consueta gita parrocchiale.
Sono trascorsi dieci anni da quel doloroso evento e credo sia giusto e doveroso ricordare alla Comunità intera questo sacerdote che ha dedicato tante energie per
- bene di Pomarance.
Mons. Giulio Paoletti: per i nostri bambini più piccoli è una persona che viene loro ricordata da noi grandi come colui che ha costruito l’Oratorio Parrocchiale; per i giovani, adulti e anziani é una persona con la quale si sono condivisi tanti momenti lieti, quali battesimi, cresime, prime comunioni, matrimoni e momenti tristi, quali funerali ed altri eventi dolorosi. Per tutti, Mons. Paoletti è stato un punto di riferimento. Infatti Monsignore ha amato Pomarance ed ha dato tutto se stesso per il bene e la crescita di questo paese. Ha vissuto in mezzo a noi con semplicità di vita, senza imporre, ma proponendo a tutti il messaggio evangelico con uno stile di vita fatto di cose semplici e piccole. Un richiamo, credo, che valga ancor oggi per tutti noi.
Ricordare un Sacerdote, il Proposto, Monsignore, come ormai tutti lo chiamavano, è ricordarlo come prete fedele a Dio, fedele alla Chiesa, fedele al suo popolo.
A questo popolo ha lasciato la sua testimonianza, ha lasciato come segno tangibile l’Oratorio Parrocchiale dedicato all’apostolo dei giovani San Giovanni Bosco.
Già, i giovani. Di lì sono passati e passano ancor oggi i nostri bambini, ragazzi e giovani. Mons. Paoletti, confidando nell’aiuto di Dio, nel maggio 1958 vi pose la prima Pietro. Cinque anni di lunghe fatiche, di preoccupazioni, ma finalmente nel 1963 l’Oratorio Parrocchiale fu pronto e spalancò le porte ai nostri giovani.

Da 26 anni in questo luogo, la gente di Pomarance si ritrova per le più svariate ragioni: da quelle pastorali ed educative, a quelle formative e di divertimento. Mons. Paoletti godrà certamente nel vedere che la sua opera continua a portare il frutto.
Molte altre cose si potrebbero dire di Monsignore: la cura dei malati, l’attenzione alle realtà del paese, le A.C.L.I., il desiderio di riunire tutti ecc., ma credo che egli preferisca ancora una volta passare in mezzo a noi con il suo modo fatto di dialogo e di semplicità.
È rimasto fra noi con le sue spoglie mortali nella cappella del Cimitero. Sacerdote zelante da vivo, è ancora fra noi con la preghiera e con il bene che ha seminato.
Ricordarlo nel Decimo anniversario della sua morte significa ringraziare Dio di avercelo donato ed impegnarci a far sì che quello che Lui ha intrapreso e portato avanti con impegno e fatica, insieme possiamo continuarlo e migliorarlo a fare a favore di tutti e soprattutto per i nostri giovani perchè possano crescere percorrendo la via della rettitudine, dell’onestà e del bene.
Don Piero Burlacchini
Articolo tratto da “La Comunità di Pomarance”.